giovedì 5 giugno 2014

Un consiglio per la giornata mondiale dell'Ambiente 2014!

Oggi è la giornata mondiale dell'ambiente (World Environment Day, cliccate qui per saperne di più). Ma da bravi downshifters noi non ci ricordiamo di voler bene alla Terra solo un giorno all'anno, giusto? Cosa possiamo fare ogni giorno per preservare il nostro splendido pianeta dall'inquinamento, dal degrado e dalla distruzione? In rete potete trovare tanti suggerimenti (ad esempio questi dei cari amici di Greenme), questo stesso blog è nato per raccontarvi la mia vita green...


Ma personalmente, il suggerimento che vorrei darvi oggi è questo: compriamo sempre prodotti di stagione. Un recente dossier della Coldiretti ha stabilito quanto inquinamento produca il trasporto da un continente all'altro di prodotti fuori stagione. Ad esempio, se in pieno inverno ci viene voglia di mangiare meloni o cocomeri, questi dovranno necessariamente arrivare dall'altra parte del mondo, trasportati su aerei che - quanto a inquinamento - hanno pochi rivali. Non sarebbe meglio allora mangiare solo quello che la Natura offre alle nostre latitudini in quel preciso momento dell'anno? A questo indirizzo potete scaricare un simpatico calendario della stagionalità, per conoscere in quali mesi è possibile mangiare la frutta e la verdura che preferite.

Invece di acquistare le cosine verdi al supermercato, andate in qualche bel mercato contadino (quello dei Castelli romani è il mio preferito, se siete di Roma e dintorni andate a conoscere tutti i loro appuntamenti sulla pagina Facebook). Lì i produttori vi venderanno direttamente le cose che coltivano sul territorio, senza stare a scomodare le ciliegie cilene, i mirtilli argentini, gli asparagi peruviani, le noci californiane, le more messicane, i cocomeri brasiliani, i melograni israeliani, le rose ecuadoregne, i fagiolini egiziani (questi pare siano i 10 prodotti più impattanti).



Buonissima giornata dell'Ambiente a tutt*!!

mercoledì 4 giugno 2014

Latte di soia fatto in casa!

La famiglia Birbanti è una vorace consumatrice di latte vegetale, soprattutto di soia. Da quando abbiamo adottato un'alimentazione veg, si è reso necessario sostituire il latte vaccino, che si trova ovunque a prezzi spesso davvero vantaggiosi, con il più costoso latte vegetale, rigorosamente biologico, il che comporta sempre un certo livello di prezzo. Finora non ho mai badato a queste questioni, perché ritengo che sia preferibile spendere un po' di più pur di avere la sicurezza di mangiare e bere prodotti biologici, senza l'ombra di pesticidi e altre schifezze chimiche e artificiali. Però volendo percorrere la strada della decrescita come si deve, mi sembra arrivato il momento di autoprodurre anche il latte di soia.
Pensavo fosse molto più complicato, invece ho trovato un procedimento abbastanza semplice. In commercio esistono anche dei macchinari che producono latte vegetale, come questo, che si trovano in vendita anche su Ebay o Amazon, ma per iniziare ho voluto provare a farlo con le cose che avevo a casa, ossia pentola, frullatore ad immersione e olio di gomito!   

Ecco cosa dovete fare:

1. Acquistate della soia (io ho comprato la soia gialla della Ecor, che costa circa 1.80 euro). Mettetela a bagno per una notte.



2. Al mattino, scolate l'acqua che sarà un pochino torbida e mettete la soia in una pentola capiente. La proporzione è 1 litro d'acqua ogni 100 g di soia. 



3. Lasciate cuocere la soia per un'ora. Al termine della cottura, frullate il tutto con il frullatore ad immersione per almeno 5 minuti. Ne risulterà un liquido giallastro e anche schiumoso. Sembra davvero latte!



4. Ora arriva la parte un pochino più impegnativa: prendete una bacinella o un'insalatiera, poggiateci sopra uno scolapasta e sopra ancora un tovagliolo o un canovaccio, preferibilmente di lino (le maglie devono essere abbastanza larghe). 



5. Versate con un mestolo alcune cucchiaiate del liquido frullato e cominciate a strizzare il tovagliolo. Il liquido che colerà sarà il nostro latte di soia.



6. Ripetete l'operazione fino ad esaurimento del liquido, avendo cura di togliere la polpa rimasta intrappolata nel tovagliolo (sappiate che quella polpa non si butta ASSOLUTAMENTE: si chiama okara e impareremo a riutilizzarla nei prossimi post).



7. Per aromatizzare il latte, aggiungete un pizzico di sale e immergete un baccello di vaniglia senza aprirlo, facendolo girare per una ventina di volte. Per rendere il latte un po' più denso, si possono lasciare delle foglie di alga kombu immerse nel latte per un paio d'ore. L'alga kombu che avevo io in casa proviene dalle coste atlantiche della Spagna, è un'alga che vive in acque profonde ed è un concentrato di sostanze nutritive e minerali preziosi come il calcio, lo iodio, il magnesio, il ferro. La presenza di acido alginico, una sostanza collosa che rende la struttura della pianta flessibile all'andirivieni della risacca, rende ques'alga ottima come legante ed agisce come depurativo naturale dell'intestino, liberando le pareti del colon dalle tossine. Contiene inoltre mannitolo, il quale ha solo 2 kcal per grammo, ma dolcifica il 70% in più rispetto allo zucchero.  




8. Et voilà! Il nostro delizioso latte di soia homemade è pronto, non resta che metterlo in una bottiglia di vetro e conservarlo in frigo (può stare anche una settimana...ma credo finisca prima!). 


A me il suo sapore piace così com'è, ma volendo si può dolcificare con altri ingredienti, come lo zucchero di canna o il malto d'orzo.

Quali sono i vantaggi del fare il latte di soia da soli? Senza dubbio, il primo vantaggio è quello economico: molto meno di un euro al litro, contro i  2 e + euro del latte confezionato. Il secondo vantaggio è di tipo ecologico: questo latte è sempre conservato nel Tetrapak, che non è facilissimo da smaltire. Il terzo vantaggio è di tipo nutrizionale: il nostro latte homemade non è pastorizzato, a differenza dell'altro, pertanto mantiene intatte le sue caratteristiche nutritive. Il quarto vantaggio è di tipo emotivo: volete mettere la felicità che si prova ad aver prodotto con le proprie mani il latte che voi e i vostri familiari consumerete ogni mattina? E poi, volete mettere la felicità che si prova sapendo che per fare colazione nessuna mucca è stata sfruttata tra grandi sofferenze? 
Veg is the way!




lunedì 2 giugno 2014

Festa per il maggio dei libri!

Io e i Birbi siamo clienti assidui della biblioteca. Ci andiamo almeno una volta a settimana e a loro piace moltissimo aggirarsi tra gli scaffali pieni di libri di ogni colore, afferrare tutti quelli che li ispirano e leggerli seduti a quelle piccole tavole rotonde di relax e cultura. Poiché ho cominciato a leggere loro libri fin da quando erano dei poppanti, ad un certo punto si è reso necessario limitarne l'acquisto (anche questa è una scelta decrescente!). Così abbiamo trovato non troppo lontano da casa nostra una biblioteca fatta apposta per i piccini, la Casa dei bimbi di via Libero Leonardi.
Oltretutto la nostra bibliotechina al suo esterno ha un bel parco giochi, per cui andare lì significa trascorrere almeno un paio d'ore in allegria!

Il mese di maggio è dedicato ai libri e dal 2011 questa campagna nazionale ha l'obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave della crescita personale, culturale e civile. 

Quest'anno la Casa dei bimbi ha chiesto ai piccoli e grandi lettori di acquistare un libro e di donarlo alla sede. Sabato scorso c'è stata la festa finale con la consegna dei libri.


A seguire un simpatico spettacolino di filastrocche




e infine, per rifocillarsi dopo essere stati un bel po' sotto il sole cocente di fine maggio, un delizioso buffet macrobiotico offerto da Un punto macrobiotico di via s. Giorgio Morgeto (ristorante e negozio sono in zona Osteria del Curato/Anagnina)




Questa sì che è stata una giornata davvero felice!