martedì 16 settembre 2014

Letture estive per educare alla libertà

Le vacanze sono finite e proprio ieri è ricominciata la scuola. Questa estate è stata ricca di esperienze per noi Birbanti: siamo stati sia al mare che in montagna e lo stare così tanto a contatto con la natura, vivendo all'aria aperta in totale libertà, fuori dagli schemi e dagli orari, ha fatto un gran bene ai miei piccoli! Questo mi ha fatto riflettere sulla necessità di una vita in cui la libertà e la natura siano delle priorità irrinunciabili. Inoltre questi mesi di vacanza mi sono serviti per fare delle interessanti letture, che hanno rivoluzionato totalmente e messo in crisi il mio modo di essere mamma e insegnante.

Il primo di questi libri - di cui vi consiglio vivamente la lettura - è Homeschooling di Erika di Martino, una mamma di 4 bambini che non vanno a scuola e che hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona per costruire il loro bagaglio culturale. 

 

La realtà dell'homeschooling è per lo più sconosciuta in Italia (anche se il numero degli homeschoolers è in costante aumento), eppure dall'indagine di Erika emerge l'assoluta validità di questa scelta. Una scelta senz'altro impegnativa e coraggiosa, ma che dà la possibilità di essere davvero attori del proprio sapere, e non più semplici spettatori, come ormai troppo spesso succede nelle nostre scuole. Il libro mi ha fatto riflettere sulle metodologie ormai stantie che sono in uso a scuola: il motto "si è sempre fatto così, perché cambiare?" lo odio nella vita in generale, ma tollerarlo nel proprio lavoro è ancora più deprimente. Non credo che i miei figli - almeno nell'immediato - diventeranno degli homeschoolers, ma sono convinta che un approccio più attivo alla conoscenza e una presenza più costante e stimolante dei genitori nell'apprendimento dei figli siano senz'altro qualcosa di positivo. Se volete sapere di più sull'homeschooling (o educazione parentale), visitate il sito Controscuola, gestito dalla stessa autrice del libro.

Il secondo libro che mi ha aperto davvero la mente è Basta compiti! di Maurizio Parodi, un preside dalle idee rivoluzionarie che in questo saggio spiega come mai la maggior parte delle volte i compiti a casa siano totalmente inutili e controproducenti. Sono molto d'accordo - ed ho potuto sperimentarlo di persona - che spesso chi è più svantaggiato socialmente ed è meno seguito a casa (per cui svolge poco e male i compiti), è più penalizzato a scuola, quando invece dovrebbe essere più aiutato e incoraggiato. Scegliere di andare controcorrente richiede una buona dose di autostima e di empatia, ma il percorso di decrescita intrapreso negli ultimi anni, a mio parere, comprende anche questo!  


Ritengo che questi due libri non dovrebbero mancare nella biblioteca di ogni insegnante che si rispetti, perché è importante mettersi sempre in discussione, percorrere percorsi nuovi, soprattutto quando è tangibile la sensazione di disagio dentro di noi nel procrastinare certe cattive abitudini: io, per esempio, da molto tempo mi sento davvero male e mi annoio nell'interrogare e nel propinare compiti in classe, avverto la noia e il disagio dei ragazzi costretti a fare cose spesso davvero inutili (ma perché sezionare un testo letterario in sequenze? Perché non leggerlo e basta e parlare delle emozioni e delle riflessioni che ci suscita?). Ma soprattutto sono avvilita quando devo mettere un brutto voto a un ragazzo che non ha studiato e di cui scorgo le evidenti difficoltà a tenersi al passo con gli altri. 

Non vedo l'ora di sperimentare nuove strade per appassionare i miei alunni alla conoscenza e per sentirmi anch'io sempre più felice del mio lavoro! Perché, come sostiene Erika Di Martino, è la felicità la molla che veramente ci guida nella vita verso la piena realizzazione di se stessi. Quando si è felici, si impara davvero! 

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