venerdì 22 febbraio 2013

Riflessioni per il fine settimana


Dai nostri genitori abbiamo imparato a calcolare quel che l'ozio ci fa perdere, non quello che ci fa guadagnare. Oggi, dobbiamo imparare di nuovo a rilassarci. È un mestiere come un altro; una vocazione, anche.
Paul Morand, Elogio del riposo, 1937 



Al giorno d'oggi fare le cose con lentezza è considerato un delitto. Si deve correre, sbrigarsi, sempre e comunque. La giornata, per andare bene, dovrebbe essere di 48 ore.
Cosa stiamo guadagnando con un simile stile di vita? Ben poco, io credo.
Riprendiamoci la vita un pezzetto per volta.

Facciamo il pane fatto in casa, aspettiamo di vederlo lievitare, di vederlo cuocersi e sprigionare il suo profumo.
 
 

Compriamoci un quotidiano e leggiamocelo mentre facciamo colazione nella cucina silenziosa. 



Passeggiamo tra i banchi del mercato, anche se dal cielo cade una leggera pioggerella, e ascoltiamo i racconti dei venditori che non hanno fretta di servire il prossimo cliente.
 


Dimentichiamo per qualche ora lo smarthphone, Ruzzle, Facebook, Twitter...e apriamo un libro. Leggiamolo distesi sul letto, sul divano, su una bella poltroncina in giardino, su una panchina del parco.

In queste cose troveremo l'anima più profonda di noi stessi.

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